.i miei strumenti

Si può essere mentor coach in molti modi diversi.

Scopri e approfondisci i miei strumenti: li userò per costruire il nostro percorso insieme.

Coaching

.ll Coaching trae origine dal pensiero classico e a partire da epoche più moderne, grazie a figure come Tim Gallwey e John Withmore, il coaching trova spazio sia in ambiti professionali che personali.

Il Coach è il facilitatore di un cambiamento spesso molto profondo per il coachee, che otterrà un nuovo modo di pensare le difficoltà e di approcciarsi al loro superamento.

Nel Coaching, l’ascolto attivo e le domande efficaci sono alla base di una relazione in cui il Coach considera il Coachee una persona in possesso di tutte le potenzialità per gestire efficacemente la propria vita.

Ciò che fa il Coach è:
– scoprire, rendere chiari ed allineare gli obiettivi che il coachee desidera raggiungere;
– sostenere il coachee durante la scoperta personale di tali obiettivi;
– far in modo che le soluzioni e le strategie da seguire emergano dal coachee stesso;
– lasciare piena autonomia e responsabilità al coachee.

Ciò che il Coach NON fa è:
– non svolge attività di prevenzione o cura rispetto a malattie o disagi
– non ha un approccio interpretativo
– non fa diagnosi di personalità
– non fa valutazioni della persona di alcun genere
– non offre sostegno psicologico in generale
– non offre soluzioni a disagi esistenziali
– non esplora il passato
– non lavora sulla base di relazioni di aiuto

Mentoring

.Non serve per forza essere gifted per aiutare i gifted. Però avere un mentor può fare la differenza. Ed è per questo che, partendo dal coaching e dai suoi strumenti, il mio approccio è anche quello di un mentore che porta con sé il valore della propria esperienza personale, fatta di un sentire e di una sensibilità (neuro) diversi, che mi permettono di dare:
riconoscimento di quella particolare scintilla che ogni gifted ha e che può illuminare la strada verso l’individuazione esatta di ciò che corrisponde alle sue capacità e passioni.
sostegno e incoraggiamento, partendo dal presupposto che è sempre possibile raggiungere qualcosa anche quando pensiamo sia improbabile o impossibile riuscirci, e che per poterlo fare serve ricordarsi le abilità che già possediamo e i traguardi che possiamo raggiungere se lavoriamo con impegno.
facilitazione del processo di esplorazione anche permettendo attimi di incertezza, necessari a volte proprio per ritrovare il coraggio e imparare a superare i propri limiti.
sfida mirata per non lasciare mai l’altro nell’incertezza di sé, impedendogli di fare della sua vita meno di quanto potrebbe effettivamente fare, realizzando obiettivi che non dovrebbero mai essere mediocri.

Punctum e Intuiti

.Da sempre sono attratta dalle carte e dalla fotografia. Ho cercato strumenti che mi aiutassero a comprendere come poter dare respiro al pensiero arborescente e divergente, portandolo ad amplificarsi e ad espandersi al massimo delle sue possibilità, per poi canalizzarlo attraverso l’uso di domande introspettive.

Punctum di Point Of You®
È un gioco che si basa su connessioni associative tra foto, parole tematiche e domande. Per la sua versatilità, è un ottimo strumento nelle sessioni individuali su temi personali e professionali, ma è altrettanto stimolante se usato all’interno di piccoli e grandi gruppi.
L’aspetto ludico, colorato e pratico permette di superare momenti di stallo in cui ci si può trovare. Le immagini accompagnate da parole e domande diventano una stimolazione creativa, un momento di connessione sempre più profonda alla propria voce, a ciò che non sempre abbiamo il coraggio di dirci o che ancora non sappiamo di sapere.

Intùiti®
È un progetto tutto italiano, nato al Politecnico di Milano, che ha origine dall’analisi dei Tarocchi dal punto di vista degli archetipi e che a questi integra il design, la numerologia e la psicologia della forma (Gestalt).
Il mazzo ha due tipi di carte: gli intùiti primari e gli intùiti secondari. I primi sono ispirazioni di ampio respiro, mentre i secondi sono più specifici. Ad ogni immagine, inoltre, corrisponde una favola evocativa e un imperativo, che rendono l’intera esperienza uno stimolo potente e una spinta evolutiva della propria creatività.

Shadow coaching

.Lo Shadow Coaching è uno stile avanzato di coaching grazie al quale è possibile accompagnare le persone in ambienti lavorativi, sportivi o durante la loro attività quotidiana.

Shadow perché?
Il coach in questa modalità lavora come un’ombra accanto alla persona, osservandola in silenzio nel suo agire e restituendogli in tempo reale ciò che vede, sempre partendo dagli obiettivi dichiarati e condivisi, così da mettere in luce gli effettivi comportamenti limitanti del coachee.
Come Shadow, il Coach diviene facilitatore del cambiamento attraverso l’osservazione diretta (e non più raccontata) delle azioni messe in campo dalla persona, riuscendo così a restituirgli un punto di vista esterno e obiettivo che lo alleni ad una consapevolezza sempre maggiore.

A chi è rivolto?
A chi vuole apprendere e sviluppare una migliore conoscenza di sé stessə, riuscendo a operare scelte orientate più sulla qualità, partendo proprio da un nuovo modo di essere responsabili.

Lo Shadow Coaching permette di:
– avere una restituzione non giudicante, per comprendere dove e come migliorare approcci e strategie;
– migliorare la performance sportiva di ragazzə e adultə, e di conseguenza innalzare il livello di auto-efficacia personale anche in altri ambiti;
– mettere in luce le dinamiche nei gruppi, sia in ambito lavorativo che familiare, permettendo così il raggiungimento di un adeguato equilibrio relazionale;
– apprendere uno stile più raffinato di auto-osservazione e di consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri talenti, a qualsiasi età.

.conoscerti sarà un piacere